Andrea Vitali, Dopo lunga e penosa malattia, Garzanti (pagg. 180, 14.60 euro)
E' l’unico giallo scritto da Andrea Vitali. E forse non è un caso che abbia come protagonista un medico sensibile e acuto. L’indagine è concentrata in una settimana, tra le esitazioni dell’improvvisato detective e il moltiplicarsi di tracce e confidenze, fino al colpo di scena finale. Sono le tre di notte del 4 novembre. Il dottor Carlo Lonati viene chiamato per un’urgenza, il pazientre lo conosce bene. Attraversa sotto una pioggia micronizzata i cinquecento metri che lo separato dalla casa del notaio Luciano Galimberti, suo antico compagno di bagordi. Può solo constatarne la morte per infarto. Ma c’è qualcosa che non lo convince, e nelle ore successive arrivano altri indizi e i sospetti crescono. Il dottore non può fare a meno di indagare: vuole sapere se il suo vecchio amico è davvero morto per cause naturali.
Massimo Cassani, Sottotraccia, Sironi editore (304 pagg., 16 euro)
Sandro Micuzzi, commissario della questura di Milano, riceve una telefonata anonima: «Se vieni a mezzanotte al ponte dell’Ortica, ti dirò tutto sul serial killer dei travestiti». Micuzzi si presenta all’appuntamento. Un tossico gli punta addosso una pistola, spara e scappa. Il commissario risponde al fuoco e lo uccide. Lo scandalo è inevitabile, i giornali attaccano la “polizia violenta”. Ma cos’è successo in realtà? Davvero quel ragazzo aveva delle informazioni? Chi aveva interesse a togliere di mezzo Micuzzi? Popolato di personaggi perfettamente definiti –dall’efficientissima poliziotta Rosaria Della Vedova alla terna di ispettori Teneriello, Salada e Lariccia, dal professor Susanni, ordinario di Storia moderna alla Statale all’irritante conte Colonna, dall’assillante Asia alla sfuggente Corinna – questo romanzo è un viaggio nei meandri di una Milano frenetica, indigesta e senza nebbia.
Sarah Sajetti, Volevo solo un biglietto del tram, Robin (240 pagg, 9 euro)
Chiara è una giovane lesbica alle prese con mille improbabili lavori e altrettanti improbabili amori. Nel tentativo di esorcizzare la sfortuna decide di girare un film ispirato alle sue esilaranti disgrazie sentimentali, ma Silvia, l’attrice principale, viene trovata morta il giorno prima dell’inizio delle riprese. Incidente oppure omicidio? Il caso viene affidato alla commissaria Alessandra Pastore che, facendosi presentare da Chiara come la sua nuova fiamma, si muove tra le sue amiche o ex fidanzate alla ricerca di una risposta. Intreccio giallo, gag comiche, passione erotica e politica si alternano dando vita a un atipico romanzo di genere che nasce come un poliziesco ma si trasforma ben presto in un viaggio alla scoperta dei miti, riti e luoghi della vita lesbica milanese.
Fabio Bussotti, L'invidia di Vélazquez, Sironi (228 pagg., 15 euro)
Nel 1656, il grande pittore Diego De Silva Velázquez dipinge Las Meninas, la sua opera più originale e misteriosa. A tre secoli di distanza, nel 1956, Pablo Picasso e l’antiquario Aronne Schilton, grazie a una geniale intuizione, vengono a capo di un enigma che l’artista aveva dissimulato all’interno del celebre quadro. La loro non è una impresa intellettuale né una ricerca da tavolino: infatti i due passano all’azione, mettendo in moto una catena di eventi inaspettata. Alcuni di questi eventi vengono alla luce cinquant’anni dopo, a Roma, quando il commissario Flavio Bertone comincia a indagare sull’omicidio di un illustre studioso di Estetica, trovato ucciso nel suo appartamento. Il commissario è uno che non si accontenta delle apparenze: spinto dalla sua ostinazione, indirizza l’indagine verso persone, luoghi e fatti che i suoi poco acuti superiori giudicano, però, non pertinenti.
Loriano Macchiavelli, Via Crudes, Perdisa (pagg. 128, 9 euro)
Un pellegrino intraprende un viaggio impossibile alla ricerca di risposte sulla Pietra di Bologna, la città perduta. Il suo è un itinerario a tappe, ingannevole, misterioso e avventuroso come il cammino verso la conoscenza. Un romanzo carico di segreti confessati e inconfessabili, di personaggi da incontrare e investigare, di momenti che sembrano fasi ininterrotte dell’immaginazione. Un percorso insidioso e suggestivo, segnato dall’inventiva e dalla vitalità di uno scrittore come pochi, capace di osare e stupire ogni volta con straordinaria prontezza.
Carlo Lucarelli, Navi a perdere, Edizioni Ambiente (pagg. 136, 10 euro)
Un uomo entra in un bar, prende un caffè, risale in auto e muore. Chi è? Perché niente nella sua storia è quello che appare? Carlo Lucarelli racconta la vicenda di Natale De Grazia, unico testimone al processo della Jolly Rosso, la nave dei veleni, per scoprire la verità celata dietro uno dei più grandi scandali dell’ecomafia italiana: un micidiale traffico di rifiuti tossici e radioattivi affondati nel Mediterraneo insieme alle navi, a perdere, che li trasportano.
Valerio M. Visintin, L'ombra del cuoco, Terre di Mezzo (pagg. 223, 12 euro)
La rocambolesca indagine in cui si trova immischiato suo malgrado Leo Lombardi, critico gastronomico per un importante quotidiano milanese. Obiettivo: scoprire che fine abbia fatto il cuoco del rinomato ristorante “Gli Orti”, scomparso dopo una pessima recensione firmata dallo stesso Lombardi. Un romanzo ironico e, a tratti, chiaramente autobiografico: Leo Lombardi (che come Visintin veste sempre di un nero rigoroso), viene costretto dal proprio burbero caporedattore a sbrogliare la matassa, affiancato da un’improbabile banda di collaboratori.
Carl Hiaansen, Crocodile rock, Maridiano Zero (pagg. 384, 17.50 euro)
Jack Tagger è un giornalista che non sa tenere la bocca chiusa, per questo da cronista d’assalto è finito a scrivere coccodrilli sulle pagine dello Union-Register, quotidiano del Sud della Florida che negli anni, come Jack, sembra aver perso mordente. Ma ora che Jimmy Stoma, incendiario leader degli Slut Puppies, è annegato a largo delle Bahamas in circostanze poco chiare, può scrivere molto più che la cronaca di un decesso. Cleo, la vedova di Jimmy, è una cantante senza talento, diventata famosa per aver mostrato al mondo, nel suo unico video in stile Basic Instinct, la sua "personalità", e adesso sta dando versioni talmente incoerenti sull’incidente di Jimmy che Jack freme per poter indagare a fondo.
Kate Summerscale, Omicidio a Road Hill House, Einaudi (pagg. 364, 19.50 euro)
È una notte d'estate del 1860. In un'elegante casa in stile georgiano che si erge isolata a Road, nel Wiltshire, un bambino di tre anni viene prelevato con delicatezza dal suo lettino. I genitori dormono nella stanza accanto. I fratelli e la servitù al piano di sopra. La bambinaia nella stessa camera del piccolo con la sorellina. Il cane abbaia, tutti continuano a dormire. La mattina dopo il bambino viene trovato morto in giardino, soffocato, le labbra viola, lo sguardo sereno, la gola orrendamente lacerata e pietosamente avvolto in una coperta. Appare subito evidente che l'omicidio non può essersi consumato che fra le mura domestiche. Dodici persone vivono nella casa, una è la vittima, chi è il colpevole? Sembra un giallo nella sua forma più pura e invece è un fatto di cronaca nera realmente accaduto a metà Ottocento di cui questo libro ricostruisce le vicende. Nell'omicidio di Road Hill House, i primi e gli unici sospettati sono gli abitanti della casa: i famigliari e la servitù. Il caso è orrendo, crudele, spiacevole, bisogna investigare nel tempio sacro della famiglia e del focolare domestico.
Peter James, Alter Ego, Kowalski (pagg. 576, 19 euro)
Una donna immobile, nuda, giace su un letto king-size a baldacchino, le braccia
spalancate legate con una cravatta alle colonnine del letto. Stuprata e strangolata. Accanto, una maschera antigas. Si tratta della signora Katherine Margaret Bishop, detta Katie, regina dei salotti di Brighton, brutalmente assassinata nella sua casa, una lussuosa villa nella zona più esclusiva della città. Infedeltà coniugale, un alibi traballante, un'assicurazione sulla vita. Tutti gli elementi portano a un unico indiziato: il marito, Brian Bishop, ricchissimo industriale informatico. La soluzione sembra chiara, lampante, ma il soprintendente Roy Grace ha imparato a non saltare subito alle conclusioni. Come tutti i migliori poliziotti, Grace ha istinto: la capacità di "annusare" se qualcosa è giusto o sbagliato anche quando le prove non lasciano spazio a dubbi. Ma ancora non sa che proprio quando, tassello dopo tassello, omicidio dopo omicidio, la verità comincerà a ricomporsi, questo caso si trasformerà per lui in una faccenda molto personale.