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venerdì 30 settembre 2011

Finalisti Crime Story Slam




I GIURATI
Elisabetta Bucciarelli, scrittrice
Gianfranco Colombo, giornalista
Laura Crippa, Libreria Area Libri
Antonella De Chiara, La passione per il delitto
Adolfo Legnante, La passione per il delitto
Carmela Tandurella, Libreria Area Libri
Franca Villa, Libreria Area Libri
hanno espresso i seguenti voti finali:

39 punti
1.     NICOLETTA SIPOS – Gioco duro
2.     MICHELE AMEDEO - Hai chiuso il gas?
3.     ELENA GREBAZ – Richiesta di amicizia
4.     DARIO FAZZINI – Notte in Aspromonte
5.     MARCO PELLEGRINI – Semaforo rosso
37 punti
6.     MANUELA FERRARIO – Noia e batticuore
7.     MARCO PROSERPIO – Van Gogh
8.     SILVIA BOSI – L’ultimo ballo
9.     MONICA BARTOLINI – Le abissali frustrazioni di un serial killer
35 punti
10.  SIMONE SAVOGIN – Pasticciaccio
11.  ALESSANDRO BASTASI – Insonnia
12.  MAURIZIO COLOMBO – Il maresciallo e il contadino
33 punti
13.  ROBERTO PIROVANO – L’inquadratura
27 punti
14.  MARIA GIOVANNA MARTINA – Cannibali (37 punti allo spareggio)


15. FATIMA CARDOSO – Un pericoloso passatempo (31 punti allo spareggio)






16. 



 MARINELLA BELTRAMINI ROSIN – La giustizia di Black (29 punti allo spareggio)




17.  PATRIZIA ARGENTINO – Mors tua vita mea (27 punti allo spareggio)


18.  GIUSEPPE VOTTARI – Diavolo d’un Lele (25 punti allo spareggio)
19.  GIANCARLO MONTALBINI – Cuori solitari (23 punti allo spareggio)
20.  ELENA GLORINI – MMS (19 punti allo spareggio)
25 punti
21.  MAURO NICHILO – Disperazione
22.  FRANCESCA TOMBARI – Tre minuti
23.  NICOLETTA LONGONI – La badante
24.  CINZIA BORDON – L’infallibile killer
25.  LUIGI VIOLA – Carlos e basta
26.  MARIO CATENO – L’agguato
23 punti
27.  FRANCESCA PANZACCHI – L’ombra
28.  SABRINA RIVA – 15 anni dopo
29.  FRANCESCA NEGRI – Ossessione
30.  GIORGIO SIMONI – Io… destino
31.  GIANLUIGI FIMAGALLI – Ds bianca del ‘68
32.  VIRGILIO BARTOLUCCI – Un stupida
21 punti
33.  SIMONE MOSCARDI – La procedura
34.  FRANCESCA MIETTA – Un amore andato in fumo
35.  DONATO PANICO – Lost in Bangkok
19 punti
36.  ENRICO RIGAMONTI – La farsa
37.  IVAN BAVUSO – In morte dell’amico autore
17 punti
38.  DAVIDE NORDI – La cura
39.  ERIKA SANTUS – Lezione n° 5 acquafitness
15 punti
40.  ALESSANDRA BIFFI – Un istante
41.  MATTEO FILIPPO PONTI – L’attentato
42.  MARCO MANCINELLI – Il momento di pagare
13 punti
43.  MARINELLA BARLOCCHETTI – Il consulente
12 punti
44.   BRUNA SCORTA – Vacanze in noir
11 punti
45.  VIRGINIA MAGNI - Giallo



martedì 19 luglio 2011

Crime Story Slam 2011

LA PASSIONE PER IL DELITTO
CRIME STORY SLAM 2011

In occasione della decima edizione, che si svolgerà dal 25 settembre al 9 ottobre 2011, il festival di narrativa poliziesca La passione per il delitto, in collaborazione con la libreria Area Libri di Seregno, organizza il CRIME STORY SLAM. Si tratta di una gara di brevi racconti, in cui gli autori finalisti, selezionati da una giuria tra coloro che parteciperanno, leggono sul palco i propri scritti e competono in diretta, fino alla proclamazione del vincitore assoluto determinato dalla giuria in sala.

REGOLAMENTO.
I racconti possono essere ispirati a qualsiasi soggetto purché legato al tema della manifestazione, e in qualsiasi stile narrativo.
Ogni autore deve presentare un solo testo, rigorosamente originale, che deve avere una durata non superiore ai 3 (tre) minuti di lettura.
Il tempo sarà calcolato e cronometrato da un arbitro di gara dal momento in cui inizierà la vera e propria lettura davanti al pubblico. Allo scadere dei tre minuti, la lettura sarà bloccata, e il concorrente squalificato. Ogni autore può arricchire il proprio reading con accompagnamenti musicali (purché svincolati da obblighi Siae) o soluzioni scenografiche. La partecipazione è aperta a tutti: lettori, scrittori, giornalisti, appassionati, di qualsiasi età. Non sono previste suddivisioni dei partecipanti in categorie particolari.

MODALITA’ DI INVIO DEI RACCONTI.
Gli scritti devono essere inviati entro il 30 agosto 2011 all’indirizzo e-mail redazione@lapassioneperildelitto.it, con oggetto “Crime Story Slam 2011”, corredati delle generalità del partecipante: nome, cognome, località di residenza, maggiore o minore età e indirizzo e-mail.

GIUDIZIO E PUNTEGGIO.
Una giuria composta da sette membri – rappresentanti della libreria Area Libri e del festival, oltre a scrittori, giornalisti o critici letterari, rappresentanti delle forze dell’ordine – riceverà gli elaborati in forma anonima, e voterà entro il 24 settembre 2011 i racconti prevenuti, selezionando i 15 che accederanno alla finale, prevista domenica 9 ottobre 2011, durante l’ultima giornata del festival La passione per il delitto. La classifica dei finalisti sarà pubblicata a partire dal 28 settembre 2010 sul blog del festival, e inviata attraverso la newsletter. A inizio settembre, con le stesse modalità, saranno inoltre comunicati i nomi dei membri della giuria.

SVOLGIMENTO DELLA GARA
Domenica 9 ottobre i 15 finalisti leggeranno al pubblico i loro racconti, suddivisi in 3 gruppi da 5 concorrenti. A rotazione dieci persone selezionate a sorteggio nel pubblico e tra i giurati presenti indicati dal festival, voteranno i lavori dei concorrenti su schede anonime, fino a selezionare tre finalisti: rispettivamente il primo, secondo e terzo classificato in base ai punteggi ricevuti. In caso di pari merito, sarà effettuata una votazione di spareggio. Al vincitore e ai finalisti sarà consegnato il giorno stesso un attestato, e assegnati premi in libri e omaggi messi a disposizione dagli sponsor della manifestazione.
Inoltre il primo classificato, vincerà una cena per due al ristorante Zafferano di Barzanò, mercoledì 19 ottobre: lo chef Alain Corbetta, interpreterà il racconto vincitore, trasformandolo in un piatto che sarà la proposta centrale di menu ispirato al tema e alle suggestioni dei racconti crime, di una cena dedicata al vincitore e aperta al pubblico.
Tutti i racconti finalisti, in ordine di classifica, saranno pubblicati sul sito del festival.

lunedì 11 ottobre 2010

Crime Story Slam 2010, primo classificato

Primo classificato
ALESSANDRO MANZETTI
IL POSTO NERO

Il Posto Nero è piccolo e stretto. I miei occhi possono osservare solo pochi centimetri. Distinguere lentamente gli atomi del buio accatastati come tanti libri immobili. Le braccia e le gambe sono inutili, i muscoli chiusi dentro iniziano a non ricordare più la loro natura. Motori spenti. La mente è ora la più grande nemica. La mente che può viaggiare ovunque e passare attraverso il legno, la terra umida, lo spazio. Salire su un albero e guardare la mia buca, il prato intorno. Gli innaturali segni dello scavo, le foglie che iniziano a coprire tutto. Le colonne delle formiche che si scambiano la nuova consapevolezza attraverso milioni di segnali chimici. L’ossigeno qui dentro si esaurisce lentamente. La mente è proprio una nemica eccezionale, gonfia i polmoni con i ricordi. La grata degli alveoli si trasforma in un grande proiettore. Nel sangue arrivano solo facce confuse, frammenti di esistenza. La mente ti fa morire molto più lentamente. Provo a spingere il coperchio della mia bara. Provo con le mani e le ginocchia. E’ davvero impossibile uscire. Anche se non esistessero metri di terra sopra di me e interi quartieri di vermi appena costruiti. Il mio cielo ora è di legno e l’universo ha le stelle di argilla, ciottoli e sedimenti di quarzo. Caratteristiche di questa zona, di questo terreno. Del prato rettangolare dove sono sepolto. La mia gabbia toracica pulsa. Il cuore incastrato tra le costole inizia ad agitarsi, a darsi delle risposte. A capire quello che mi è accaduto. Sono qui perché ho sbagliato, lo so. Me lo merito. Inizio a pentirmi. Dovevo capirlo prima di finire in questa ruvida cassa di legno. Con i denti dei chiodi che mi strappano i tessuti ad ogni movimento. Nessun cuscino di seta, nessun vestito elegante. Solo la mia pelle che respira sempre più anidride carbonica e rimorsi. Sono sudato fradicio. Non ho mai sentito il mio odore con questa precisione. Non mi sono mai conosciuto fino in fondo. Il momento si avvicina, sto morendo soffocato. Sono pentito del tutto ora. Ma è troppo tardi ormai. Non mi rimangono che gli ultimi orribili secondi. Sarà come una scossa elettrica, mi fratturerò gli arti per cercare l’impossibile liberazione. Poi anche la mente si spegnerà, dopo aver prodotto le ultime oniriche immagini. Un abisso, un gruppo di corvi in cerchio. La caduta infinita nella bocca di un mare di fango. Per un solo istante tornano i sapori e le voci delle persone amate. E’ finita, meglio uscire da qui prima che sia troppo tardi. Riapro la cassa di legno, ormai non ne potevo più. Un sole verticale mi colpisce. Non riesco ancora a vedere bene, i colori si spostano lentamente dalla retina al cervello. Sono felice, soddisfatto. Ho capito cosa si prova. Cosa ha provato lei quando l’ho sepolta viva, specialmente dopo. Si sarà pentita anche lei dentro la cassa di legno. Avrà visto l’orribile abisso. Non mi aveva lasciato nulla, a parte i graffi sul viso e sulle braccia. Non voleva accettare il suo destino, la sua nuova casa. Non mi aveva lasciato altro che miseria e tristezza. Avevo fatto tutto per lei, la amavo così tanto. Non doveva tradirmi. Era bella e luminosa come una costellazione. Probabilmente quella del Serpente, l’unica divisa in due tra testa e coda. Anche il suo cuore aveva una testa e una coda. Mentre fissavo i chiodi sul coperchio cercai di farle capire quanto l’amassi. Non mi ascoltò. Rispondeva con calci e pugni. Grida isteriche. Come al solito. Voleva liberarsi ancora. Liberarsi di me. Avevo dovuto colpirla, ma dentro si sarebbe svegliata. Torno in casa, ho bisogno di una doccia. Più tardi ricoprirò la mia buca e sistemerò il giardino. Innaffierò i miei bellissimi fiori, che non hanno gambe per fuggire via.

«Non ne posso più, ho bisogno di vivere la mia vita».

Crime Story Slam 2010, secondo classificato

Secondo classificato
EMANUELE PICCININI e DAVIDE BORGNA
PUNTO DI SVOLTA

Punto alza la cornetta
Due punti: Virgola è morto
Punto: Strano, ci siamo detti due parole poco fa
Due punti: Sono a casa sua, vieni subito

Punto ha un vestito nero, nero come la casa Le fiamme si sono estinte, solo il caffè tra le mani di Due punti è ancora fumante
Punto è a suo agio in quelle stanze, le conosce bene
Punto: Eccomi commissario
Due punti spiana la fronte spaziosa: Salve detective Brutta storia, Virgola non l’avresti riconosciuto Punto Era completamente carbonizzato
Punto: Meno di tre ore fa eravamo al night
Due punti: Allora comincia da lì

Punto varca l’ingresso del night, le ragazze lavorano qui Eccole Virgolette, le gemelle, siedono in camerino con le gambe accavallate
Punto: Virgola è morto, se sapete di qualcuno che ce l’aveva con lui
Virgolette: Forse Punto di domanda?
Punto sgrana gli occhi: Quel Punto di domanda?
Virgolette: A pensarci bene non si vede da ieri
Punto: Sospetto Dove può essere Punto di domanda?
Virgolette: Prova al molo

Punto s’incammina, svolta, imbocca una via poi ne sceglie un’altra, fa per prendere il pontile ma si arresta Laggiù, è lui Punto di domanda?
Sì, quella risata è inconfondibile
Punto affretta il passo, mille domande gli affollano la mente: Perché sei sparito Punto di domanda? Perché ti allontani da solo Punto di domanda? Perché fai finta di non vedermi Punto di domanda? L’hai bruciato tu Virgola Punto di domanda?
Punto è arrivato a fondo pagina Dannazione, dov’è Punto di domanda? Senza accorgersi l’ha perso Non gli resta che tornare indietro
Punto si volta ma qualcosa gli sbatte contro

Punto: Allora non eri morto
Punto guarda Virgola
Virgola guarda Punto
Punto: Virgola
Virgola: Punto
Punto e Virgola

Virgola sorride: Le cose non vanno mai come uno vorrebbe
Punto: Bello scherzo, ma non mi hai ancora spiegato perché
Virgola: Il gioco Punto, il gioco Mi avrebbero strozzato, sfigurato, sciolto nell’acido
Punto: Ma allora chi era nella casa Virgola certo Virgola tuo fratello Virgola Apostrofo
Virgola: Io e lui non ci siamo mai capiti Punto, forse per via della malattia Viveva sempre sospeso, lassù, a mezz'aria, con la testa tra le nuvole Ho pensato non sarebbe mancato a nessuno
Punto: Incredibile Virgola neppure ora ti senti in colpa
Virgola tace Si allenta la cravatta, ha l’aria stanca

Punto: Bisogna tornare indietro
Virgola: Immagino di si
Punto e Virgola si allontanano, girano l’angolo
La notte sta morendo, restano solo vuoto e luce
Punto


Crime Story Slam 2010: terzo classificato

Terzo classificato
ANGELA PATERNO'
GIUSTIZIA IMMEDIATA

Quando arrivarono i Carabinieri a Torino in Via Grazia Deledda, 42 alle 13.34, primo piano, scoprirono una scena raccapricciante da far venire il voltastomaco anche ai più esperti.
Sangue schizzato dappertutto e due cadaveri maschili sdraiati su un fianco a terra uno di fronte all’altro di cui non si riconosceva neanche il viso preso in pieno dai proiettili. Sangue sulle pareti, sugli scaffali, sugli schermi piatti al plasma appesi alle pareti dell’agenzia. L’arredamento dell’ufficio di Assicurazioni doveva essere stato rifatto da poco pensò l’appuntato Romano, peccato... arredato con gusto!
Una donna minuta e trascurata urlava spaventata nelle scale che era stata lei a chiamare il 112 perché i rapinatori improvvisamente avevano iniziato a spararsi addosso reciprocamente.
Però, pensò Romano osservando la donna , se tutti gli sforzi fatti per essere così trasandata li avesse fatti per migliorare il suo aspetto quella ragazza non sarebbe stata neanche tanto male.
Iniziò insieme al collega la procedura tradizionale da intraprendere dopo il delitto: ripristina l’ordine, allontana i curiosi accalcati ad osservare l’accaduto ed affascinati dall’orrore, ottimo diversivo nel loro vivere banale quotidiano, proteggi i testimoni, chiama la scientifica.
Romano iniziò con qualche domanda alla donna che dopo aver sbraitato e pianto per il terrore cercava solo l’attimo per fuggire dalla scena del crimine.
Ancora negli occhi terrorizzati della ragazza sopravviveva una paura pura e non riusciva ad intuire a cosa attribuire quell’ansia accesa e lo sguardo perso nel vuoto. Forse nell’ufficio si nascondeva qualcun altro? No, impossibile, il collega aveva già perlustrato tutti gli altri 4 uffici del piano…. Forse era così vulnerabile da cercare di rimuovere immediatamente l’accaduto?
Chiese alla signorina come si chiamava, domanda di rito, sempre per seguire l’accademia, ed anche per aggiungere e rassicurare su come si sarebbero svolte le indagini e di come avrebbero chiesto in seguito la sua collaborazione
Mariangela, Mariangela Depace si chiamava e voleva subito tornare a casa.
Romano si rivolse a Mariangela con tono rassicurante “Adesso dovrebbe seguirmi in Caserma, perché raccogliamo la descrizione del fatto e la dinamica della sparatoria e poi può tornare a casa.” La ragazza annuiva a qualsiasi richiesta solo con un breve cenno.
Arrivati in caserma Romano e la donna si avvicinarono all’ufficio del maresciallo immediatamente l’ordine da dentro la stanza “Prego avanti… Vieni Romano” disse e si accomodarono davanti al Maresciallo
Mariangela non finiva più di piangere anche se pensava che in fondo una stretta di mano al testimone non si dovrebbe negare, invece il Maresciallo Bellini non si muoveva dalla sua poltrona, continuava a leggere sul pc e non rispose, neanche di fronte alle richieste pietose e continue di Mariangela di ritornare alla sua abitazione.
“Allora signorina ……Depace” , disse il Maresciallo, “lei vive sola?”
“Si Maresciallo”, rispose Mariangela, "e sono sola anche in ufficio, il titolare passa solo alla sera per l’incasso".
“E come mai all’ora di pranzo si trovava in ufficio?”
“Mangio uno yogurt ed una mela sia per risparmiare che per la dieta”
“Ah ho capito …E fa bene così si tiene in forma!” che considerazione originale, avanguardia pura ma che devi fare, anche questo diventa un lavoro di routine , domande e risposte scontate pensò Bellini
“Senta signorina, ma questi banditi come sono entrati?”
“Non ho sentito suonare, l’uomo era già dietro la bussola e mi ha chiesto un preventivo per una RCA di una Fiat Uno, quindi ho aperto e mi sono accorta della presenza anche dell’altro uomo. Si sono accomodati l’ uno di fronte alla mia scrivania e l’altro alla scrivania al mio fianco”
“Beh già uno che chiede un preventivo di una Fiat Uno doveva far sorgere il dubbio …. Ma Romano ci sono ancora in giro delle Fiat Uno?”
“Forse ripristinano in Italia gli incentivi Maresciallo” rispose con un mezzo sorriso di speranza e con ironia complice verso Bellini che sapeva della vecchia Alfa 147 di Romano
“E poi signorina?”
“E poi uno mi ha chiesto di andare in bagno ma si è nascosto solo per infilare il passamontagna ed è tornato per sostituire il fratello che a sua volta ha indossato il passamontagna”
Attimo di esitazione, finta indifferenza e ripresa dell’interrogatorio… “Scusi signorina Depace, ma come fa a sapere che erano fratelli?”
Improvvisamente Mariangela inizio a farfugliare confusamente qualcosa di incomprensibile e parlando velocemente si mangiava le parole.
Subito lo sguardo di Romano incrociò quello del Maresciallo che cominciava ad intravedere una dinamica diversa da quella precedentemente descritta in prima dichiarazione.
“Senta signorina noi siamo qui per proteggere i testimoni e per assicurare la sua tranquillità futura quindi DEVE essere precisa. Cosa le hanno chiesto esattamente i rapinatori?”
“Il portafoglio”, farfugliava Mariangela, “il mio portafoglio” sentirono ripetere Romano ed il Maresciallo.
“In sintesi cioè non le hanno chiesto la cassa del denaro dell’ufficio? Non hanno chiesto altro?”
“No..no,non lo so, adesso non mi ricordo … ehm … o forse si mia hanno chiesto la cassa e poi…” ma Mariangela sconvolta tacque, non aggiungeva altro.
“Aveva denaro nel suo portafogli signorina?”
Silenzio assordante, la donna singhiozzava così forte da sobbalzare ma non parlava, non guardava il maresciallo, non guardava Romano, le lacrime scendevano sul viso su cui continuava a passare la mano destra sulla guancia sinistra e la mano sinistra sulla guancia destra che asciugava accarezzando i pantaloni sulle gambe accavallate.
Il Maresciallo azzardò una ipotesi, tanto per divertirsi, come un bluff a poker dove si gioca con amici senza denaro, si rivolse alla ragazza e chiese:
“Signorina ha sparato lei ai rapinatori?”
SILENZIO SILENZIO SILENZIO
Possibile che ci aveva azzeccato?
“Senta signorina….”, disse lentamente protendendosi in avanti e sforzandosi di apparire in atteggiamento confortevole “non si preoccupi di nulla sarebbe legittima difesa e noi siamo qui per difenderla”
Allora Mariangela alzò lo sguardo dopo aver fissato per mezzora la foto di famiglia classica che compare su ogni scrivania che si rispetti e puntò tutto l’odio autentico che aveva in corpo contro Romano che gli stava al fianco , gli occhi ridotti a due fessure di pochi millimetri ed un sorriso appena abbozzato agli angoli della bocca di una donna solo apparentemente fragile.
Il cuore di Mariangela batteva all’impazzata ed il tono della voce aumentava di volume, si alzò in piedi e sembrava in apnea … “Si Siiiiii volevano il mio stipendio avevo appena ritirato al bancomat 750 Euro per l’affitto e le bollette, ho approfittato mentre mi rubava il portafogli gli ho strappato la pistola ed ho cominciato a sparare e quando l’altro ha urlato “NOOOO... MIO FRATELLO” ho ammazzato anche l’altro bastardo”
Il maresciallo sempre più incredulo, invitando la donna a sedere, chiese se non fosse stato tutto più semplice e sicuro se gli avesse dato quello che chiedevano e soprattutto quale forza aveva tirato fuori per entrare in azione piuttosto che subire il furto.
“La forza della disperazione, volevano il mio stipendio Bastardi , volevano il mio maledetto stipendio maledetti bastardi” urlava Mariangela e dopo lo sfogo liberatorio sopraggiunsero le vere lacrime di Mariangela mentre cercava disperatamente un fazzoletto di carta nella borsa che come in tutte le borse delle donne c’è di tutto e non si trova mai niente
Attimo di pausa ed il Maresciallo aggiunse “ Va bene signorina ma lei ha ucciso due uomini….”
“E Allora?” rispose Mariangela con un tono spavaldo che adesso controllava “Erano due balordi e volevano rubarmi il MIO stipendio CAPISCE ADESSO?”
No, non capiva il Maresciallo, troppe persone ancora non capiscono quanto vale oggi uno stipendio.
Romano porse un fazzolettino a Mariangela , non intravedeva più nei suoi occhi l’ansia accesa di quando aveva conosciuto poche ore prima quella ragazza, anzi aveva sentito appena un lieve sospiro di sollievo, finalmente aveva ricominciato a respirare ed era bella, aveva uno sguardo sicuro, soddisfatto, ma stanco, incredibilmente stanco.

martedì 28 settembre 2010

Crime Story Slam: i finalisti

CRIME STORY SLAM:
I 15 FINALISTI

La giuria composta da Elisabetta Bucciarelli (scrittrice), Laura Crippa (libraia), Patrick Fogli (scrittore), Silvia Peruch (rappresentante La passione per il delitto), Cecilia Scerbanenco (traduttrice ed editor), Carmela Tandurella (libraia) e Franca Villa (libraia) ha votato i 15 racconti finalisti.
Ogni giurato ha ricevuto i 40 racconti in gara in forma anonima, connotati solo da un numero progressivo e dal titolo, ed ha attribuito 1, 3, 5, 7 e 9 voti. La classifica è il risultato della somma dei voti attribuiti ad ogni racconto.
Per i quattro racconti che hanno ottenuto a pari merito 29 punti, si è reso necessario un'ulteriore votazione, con gli stessi criteri di punteggio, il cui risultato è segnalato tra parentesi.

I finalisti si affronteranno a Villa Greppi domenica 10 ottobre alle 14.30, divisi in tre batterie da 5 elementi, e leggeranno i loro scritti davanti al pubblico, che voterà in diretta scegliendo il vincitore assoluto.
Arbitro di gara Eugenio Canton.

I 15 FINALISTI:
1. Elena Grebaz, Odio il lunedì, punti 51
2. Stefano Sgambati, Novembre '75, punti 47
3. Ariberto Terragni, La stanza chiusa, punti 45
4. Emma Lo Duca, L'ammazzaru, punti 45
5. Emanuele Piccinini e Davide Borgna, Punto di svolta, punti 39
6. Toni Marsiglia, Luoghi comuni della memoria, punti 39
7. Marco Proserpio, Laura, punti 39
8. Marisa Ferri, Gardenia, punti 37
9. Paolo Pasi, Hanno ammazzato la Befana, punti 35
10. Giancarlo Montalbini, Delitto espresso, punti 35
11. Nicoletta Longoni, Notte di San Lorenzo, punti 33
12. Michele Amedeo, Il burrone, punti 33
13. Nicoletta Sipos, Signor giudice, la prego, punti 33
14. Alessandro Manzetti, Il posto nero, punti 29 (35 allo spareggio)
15. Angela Paternò, Giustizia immediata, punti 29 (34 allo spareggio)


LA CLASSIFICA DEGLI ALTRI RACCONTI IN GARA:
16. Cinque minuti, punti 29 (33 allo spareggio)
17. Ologrammi, punti 29 (21 allo spareggio)
18. C'è un tempo, punti 27
19. ‘a spiaggia, punti 27
20. Colleghi, punti 27
21. Il male, punti 26
22. Il mondo è pieno di pazzi, punti 25
23. Drugs, lost between monkey and kangaroo, punti 25
24. Delitto all'happy hour, punti 25
25. La piramide di Roma, punti 23
26. La spaventosa nottata, punti 23
27. Duetto bebop per spilla, punti 23
28. Ex, punti 23
29. Federica, punti 21
30. La tesi di laurea, punti 21
31. Giorno di paga, punti 21
32. La vendetta dei robot, punti 19
33. Non mi sono sbagliato!, punti 17
34. Sposerò Simon Le Bon, punti 17
35. Double face!, punti 17
36. Il giovane perseguitato, 17
37. La croce nel cielo, punti 15
38. La terrificante creatura di metallo, punti 13
39. Un chitarrista…, punti 11
40. Accidenti, punti 9

sabato 24 luglio 2010

Crime Story Slam


CRIME STORY SLAM

In occasione della nona edizione, il festival di narrativa poliziesca La passione per il delitto, in collaborazione con la libreria Area Libri di Seregno, organizza il CRIME STORY SLAM: una gara di brevi racconti, da leggere in 5 minuti, in cui gli autori finalisti, selezionati da una giuria tra coloro che parteciperanno, leggono sul palco i propri scritti e competono in diretta, fino alla proclamazione del vincitore assoluto.

REGOLAMENTO. I racconti possono essere su qualsiasi soggetto purché legato al tema della manifestazione, e in qualsiasi stile.
Ogni autore deve presentare un solo testo, rigorosamente originale, che deve avere una durata non superiore ai 5 minuti di lettura.
Il tempo sarà calcolato e cronometrato dal momento in cui inizierà la vera e propria lettura davanti al pubblico. Sono previste penali in termini di decurtazioni di punti – 1 punto ogni 30 secondi - per chi supera il limite di durata: i tempi saranno cronometrati dall’arbitro di gara. Ogni autore può arricchire il proprio reading con accompagnamenti musicali (purché svincolati da obblighi Siae) o soluzioni scenografiche. La partecipazione è aperta a tutti: lettori, scrittori, giornalisti, appassionati, di qualsiasi età. Non sono previste suddivisioni dei partecipanti in categorie particolari.

MODALITA’ DI INVIO DEI RACCONTI. Gli scritti devono essere inviati entro il 30 agosto 2010 all’indirizzo e-mail redazione@lapassioneperildelitto.it, con oggetto “Crime Story Slam”.

GIUDIZIO E PUNTEGGIO.
Una giuria composta da sette membri – tre rappresentanti della libreria Area Libri, due rappresentanti del festival e due tra scrittori, giornalisti o critici letterari - voterà entro il 25 settembre 2010 i racconti prevenuti, selezionando i 15 che accederanno alla finale, prevista domenica 10 ottobre 2010, durante l’ultima giornata del festival La passione per il delitto. La classifica dei finalisti sarà pubblicata a partire dal 28 settembre 2010 sul blog del festival, e inviata attraverso la newsletter. Entro fine agosto, con le stesse modalità, saranno inoltre comunicati i nomi dei membri della giuria.

SVOLGIMENTO DELLA GARA. Domenica 10 ottobre i finalisti leggeranno al pubblico i loro racconti, suddivisi in gruppi da 5 concorrenti. A rotazione dieci persone del pubblico selezionate a sorteggio, voteranno i lavori dei concorrenti, fino a selezionare tre finalisti che si affronteranno nella tornata finale. Al vincitore e ai finalisti sarà consegnato il giorno stesso un attestato, e assegnati premi in libri e omaggi messi a disposizione dagli sponsor della manifestazione. I tre racconti saranno inoltre pubblicati sul sito del festival.