lunedì 11 ottobre 2010

Crime Story Slam 2010, primo classificato

Primo classificato
ALESSANDRO MANZETTI
IL POSTO NERO

Il Posto Nero è piccolo e stretto. I miei occhi possono osservare solo pochi centimetri. Distinguere lentamente gli atomi del buio accatastati come tanti libri immobili. Le braccia e le gambe sono inutili, i muscoli chiusi dentro iniziano a non ricordare più la loro natura. Motori spenti. La mente è ora la più grande nemica. La mente che può viaggiare ovunque e passare attraverso il legno, la terra umida, lo spazio. Salire su un albero e guardare la mia buca, il prato intorno. Gli innaturali segni dello scavo, le foglie che iniziano a coprire tutto. Le colonne delle formiche che si scambiano la nuova consapevolezza attraverso milioni di segnali chimici. L’ossigeno qui dentro si esaurisce lentamente. La mente è proprio una nemica eccezionale, gonfia i polmoni con i ricordi. La grata degli alveoli si trasforma in un grande proiettore. Nel sangue arrivano solo facce confuse, frammenti di esistenza. La mente ti fa morire molto più lentamente. Provo a spingere il coperchio della mia bara. Provo con le mani e le ginocchia. E’ davvero impossibile uscire. Anche se non esistessero metri di terra sopra di me e interi quartieri di vermi appena costruiti. Il mio cielo ora è di legno e l’universo ha le stelle di argilla, ciottoli e sedimenti di quarzo. Caratteristiche di questa zona, di questo terreno. Del prato rettangolare dove sono sepolto. La mia gabbia toracica pulsa. Il cuore incastrato tra le costole inizia ad agitarsi, a darsi delle risposte. A capire quello che mi è accaduto. Sono qui perché ho sbagliato, lo so. Me lo merito. Inizio a pentirmi. Dovevo capirlo prima di finire in questa ruvida cassa di legno. Con i denti dei chiodi che mi strappano i tessuti ad ogni movimento. Nessun cuscino di seta, nessun vestito elegante. Solo la mia pelle che respira sempre più anidride carbonica e rimorsi. Sono sudato fradicio. Non ho mai sentito il mio odore con questa precisione. Non mi sono mai conosciuto fino in fondo. Il momento si avvicina, sto morendo soffocato. Sono pentito del tutto ora. Ma è troppo tardi ormai. Non mi rimangono che gli ultimi orribili secondi. Sarà come una scossa elettrica, mi fratturerò gli arti per cercare l’impossibile liberazione. Poi anche la mente si spegnerà, dopo aver prodotto le ultime oniriche immagini. Un abisso, un gruppo di corvi in cerchio. La caduta infinita nella bocca di un mare di fango. Per un solo istante tornano i sapori e le voci delle persone amate. E’ finita, meglio uscire da qui prima che sia troppo tardi. Riapro la cassa di legno, ormai non ne potevo più. Un sole verticale mi colpisce. Non riesco ancora a vedere bene, i colori si spostano lentamente dalla retina al cervello. Sono felice, soddisfatto. Ho capito cosa si prova. Cosa ha provato lei quando l’ho sepolta viva, specialmente dopo. Si sarà pentita anche lei dentro la cassa di legno. Avrà visto l’orribile abisso. Non mi aveva lasciato nulla, a parte i graffi sul viso e sulle braccia. Non voleva accettare il suo destino, la sua nuova casa. Non mi aveva lasciato altro che miseria e tristezza. Avevo fatto tutto per lei, la amavo così tanto. Non doveva tradirmi. Era bella e luminosa come una costellazione. Probabilmente quella del Serpente, l’unica divisa in due tra testa e coda. Anche il suo cuore aveva una testa e una coda. Mentre fissavo i chiodi sul coperchio cercai di farle capire quanto l’amassi. Non mi ascoltò. Rispondeva con calci e pugni. Grida isteriche. Come al solito. Voleva liberarsi ancora. Liberarsi di me. Avevo dovuto colpirla, ma dentro si sarebbe svegliata. Torno in casa, ho bisogno di una doccia. Più tardi ricoprirò la mia buca e sistemerò il giardino. Innaffierò i miei bellissimi fiori, che non hanno gambe per fuggire via.

«Non ne posso più, ho bisogno di vivere la mia vita».

Crime Story Slam 2010, secondo classificato

Secondo classificato
EMANUELE PICCININI e DAVIDE BORGNA
PUNTO DI SVOLTA

Punto alza la cornetta
Due punti: Virgola è morto
Punto: Strano, ci siamo detti due parole poco fa
Due punti: Sono a casa sua, vieni subito

Punto ha un vestito nero, nero come la casa Le fiamme si sono estinte, solo il caffè tra le mani di Due punti è ancora fumante
Punto è a suo agio in quelle stanze, le conosce bene
Punto: Eccomi commissario
Due punti spiana la fronte spaziosa: Salve detective Brutta storia, Virgola non l’avresti riconosciuto Punto Era completamente carbonizzato
Punto: Meno di tre ore fa eravamo al night
Due punti: Allora comincia da lì

Punto varca l’ingresso del night, le ragazze lavorano qui Eccole Virgolette, le gemelle, siedono in camerino con le gambe accavallate
Punto: Virgola è morto, se sapete di qualcuno che ce l’aveva con lui
Virgolette: Forse Punto di domanda?
Punto sgrana gli occhi: Quel Punto di domanda?
Virgolette: A pensarci bene non si vede da ieri
Punto: Sospetto Dove può essere Punto di domanda?
Virgolette: Prova al molo

Punto s’incammina, svolta, imbocca una via poi ne sceglie un’altra, fa per prendere il pontile ma si arresta Laggiù, è lui Punto di domanda?
Sì, quella risata è inconfondibile
Punto affretta il passo, mille domande gli affollano la mente: Perché sei sparito Punto di domanda? Perché ti allontani da solo Punto di domanda? Perché fai finta di non vedermi Punto di domanda? L’hai bruciato tu Virgola Punto di domanda?
Punto è arrivato a fondo pagina Dannazione, dov’è Punto di domanda? Senza accorgersi l’ha perso Non gli resta che tornare indietro
Punto si volta ma qualcosa gli sbatte contro

Punto: Allora non eri morto
Punto guarda Virgola
Virgola guarda Punto
Punto: Virgola
Virgola: Punto
Punto e Virgola

Virgola sorride: Le cose non vanno mai come uno vorrebbe
Punto: Bello scherzo, ma non mi hai ancora spiegato perché
Virgola: Il gioco Punto, il gioco Mi avrebbero strozzato, sfigurato, sciolto nell’acido
Punto: Ma allora chi era nella casa Virgola certo Virgola tuo fratello Virgola Apostrofo
Virgola: Io e lui non ci siamo mai capiti Punto, forse per via della malattia Viveva sempre sospeso, lassù, a mezz'aria, con la testa tra le nuvole Ho pensato non sarebbe mancato a nessuno
Punto: Incredibile Virgola neppure ora ti senti in colpa
Virgola tace Si allenta la cravatta, ha l’aria stanca

Punto: Bisogna tornare indietro
Virgola: Immagino di si
Punto e Virgola si allontanano, girano l’angolo
La notte sta morendo, restano solo vuoto e luce
Punto


Crime Story Slam 2010: terzo classificato

Terzo classificato
ANGELA PATERNO'
GIUSTIZIA IMMEDIATA

Quando arrivarono i Carabinieri a Torino in Via Grazia Deledda, 42 alle 13.34, primo piano, scoprirono una scena raccapricciante da far venire il voltastomaco anche ai più esperti.
Sangue schizzato dappertutto e due cadaveri maschili sdraiati su un fianco a terra uno di fronte all’altro di cui non si riconosceva neanche il viso preso in pieno dai proiettili. Sangue sulle pareti, sugli scaffali, sugli schermi piatti al plasma appesi alle pareti dell’agenzia. L’arredamento dell’ufficio di Assicurazioni doveva essere stato rifatto da poco pensò l’appuntato Romano, peccato... arredato con gusto!
Una donna minuta e trascurata urlava spaventata nelle scale che era stata lei a chiamare il 112 perché i rapinatori improvvisamente avevano iniziato a spararsi addosso reciprocamente.
Però, pensò Romano osservando la donna , se tutti gli sforzi fatti per essere così trasandata li avesse fatti per migliorare il suo aspetto quella ragazza non sarebbe stata neanche tanto male.
Iniziò insieme al collega la procedura tradizionale da intraprendere dopo il delitto: ripristina l’ordine, allontana i curiosi accalcati ad osservare l’accaduto ed affascinati dall’orrore, ottimo diversivo nel loro vivere banale quotidiano, proteggi i testimoni, chiama la scientifica.
Romano iniziò con qualche domanda alla donna che dopo aver sbraitato e pianto per il terrore cercava solo l’attimo per fuggire dalla scena del crimine.
Ancora negli occhi terrorizzati della ragazza sopravviveva una paura pura e non riusciva ad intuire a cosa attribuire quell’ansia accesa e lo sguardo perso nel vuoto. Forse nell’ufficio si nascondeva qualcun altro? No, impossibile, il collega aveva già perlustrato tutti gli altri 4 uffici del piano…. Forse era così vulnerabile da cercare di rimuovere immediatamente l’accaduto?
Chiese alla signorina come si chiamava, domanda di rito, sempre per seguire l’accademia, ed anche per aggiungere e rassicurare su come si sarebbero svolte le indagini e di come avrebbero chiesto in seguito la sua collaborazione
Mariangela, Mariangela Depace si chiamava e voleva subito tornare a casa.
Romano si rivolse a Mariangela con tono rassicurante “Adesso dovrebbe seguirmi in Caserma, perché raccogliamo la descrizione del fatto e la dinamica della sparatoria e poi può tornare a casa.” La ragazza annuiva a qualsiasi richiesta solo con un breve cenno.
Arrivati in caserma Romano e la donna si avvicinarono all’ufficio del maresciallo immediatamente l’ordine da dentro la stanza “Prego avanti… Vieni Romano” disse e si accomodarono davanti al Maresciallo
Mariangela non finiva più di piangere anche se pensava che in fondo una stretta di mano al testimone non si dovrebbe negare, invece il Maresciallo Bellini non si muoveva dalla sua poltrona, continuava a leggere sul pc e non rispose, neanche di fronte alle richieste pietose e continue di Mariangela di ritornare alla sua abitazione.
“Allora signorina ……Depace” , disse il Maresciallo, “lei vive sola?”
“Si Maresciallo”, rispose Mariangela, "e sono sola anche in ufficio, il titolare passa solo alla sera per l’incasso".
“E come mai all’ora di pranzo si trovava in ufficio?”
“Mangio uno yogurt ed una mela sia per risparmiare che per la dieta”
“Ah ho capito …E fa bene così si tiene in forma!” che considerazione originale, avanguardia pura ma che devi fare, anche questo diventa un lavoro di routine , domande e risposte scontate pensò Bellini
“Senta signorina, ma questi banditi come sono entrati?”
“Non ho sentito suonare, l’uomo era già dietro la bussola e mi ha chiesto un preventivo per una RCA di una Fiat Uno, quindi ho aperto e mi sono accorta della presenza anche dell’altro uomo. Si sono accomodati l’ uno di fronte alla mia scrivania e l’altro alla scrivania al mio fianco”
“Beh già uno che chiede un preventivo di una Fiat Uno doveva far sorgere il dubbio …. Ma Romano ci sono ancora in giro delle Fiat Uno?”
“Forse ripristinano in Italia gli incentivi Maresciallo” rispose con un mezzo sorriso di speranza e con ironia complice verso Bellini che sapeva della vecchia Alfa 147 di Romano
“E poi signorina?”
“E poi uno mi ha chiesto di andare in bagno ma si è nascosto solo per infilare il passamontagna ed è tornato per sostituire il fratello che a sua volta ha indossato il passamontagna”
Attimo di esitazione, finta indifferenza e ripresa dell’interrogatorio… “Scusi signorina Depace, ma come fa a sapere che erano fratelli?”
Improvvisamente Mariangela inizio a farfugliare confusamente qualcosa di incomprensibile e parlando velocemente si mangiava le parole.
Subito lo sguardo di Romano incrociò quello del Maresciallo che cominciava ad intravedere una dinamica diversa da quella precedentemente descritta in prima dichiarazione.
“Senta signorina noi siamo qui per proteggere i testimoni e per assicurare la sua tranquillità futura quindi DEVE essere precisa. Cosa le hanno chiesto esattamente i rapinatori?”
“Il portafoglio”, farfugliava Mariangela, “il mio portafoglio” sentirono ripetere Romano ed il Maresciallo.
“In sintesi cioè non le hanno chiesto la cassa del denaro dell’ufficio? Non hanno chiesto altro?”
“No..no,non lo so, adesso non mi ricordo … ehm … o forse si mia hanno chiesto la cassa e poi…” ma Mariangela sconvolta tacque, non aggiungeva altro.
“Aveva denaro nel suo portafogli signorina?”
Silenzio assordante, la donna singhiozzava così forte da sobbalzare ma non parlava, non guardava il maresciallo, non guardava Romano, le lacrime scendevano sul viso su cui continuava a passare la mano destra sulla guancia sinistra e la mano sinistra sulla guancia destra che asciugava accarezzando i pantaloni sulle gambe accavallate.
Il Maresciallo azzardò una ipotesi, tanto per divertirsi, come un bluff a poker dove si gioca con amici senza denaro, si rivolse alla ragazza e chiese:
“Signorina ha sparato lei ai rapinatori?”
SILENZIO SILENZIO SILENZIO
Possibile che ci aveva azzeccato?
“Senta signorina….”, disse lentamente protendendosi in avanti e sforzandosi di apparire in atteggiamento confortevole “non si preoccupi di nulla sarebbe legittima difesa e noi siamo qui per difenderla”
Allora Mariangela alzò lo sguardo dopo aver fissato per mezzora la foto di famiglia classica che compare su ogni scrivania che si rispetti e puntò tutto l’odio autentico che aveva in corpo contro Romano che gli stava al fianco , gli occhi ridotti a due fessure di pochi millimetri ed un sorriso appena abbozzato agli angoli della bocca di una donna solo apparentemente fragile.
Il cuore di Mariangela batteva all’impazzata ed il tono della voce aumentava di volume, si alzò in piedi e sembrava in apnea … “Si Siiiiii volevano il mio stipendio avevo appena ritirato al bancomat 750 Euro per l’affitto e le bollette, ho approfittato mentre mi rubava il portafogli gli ho strappato la pistola ed ho cominciato a sparare e quando l’altro ha urlato “NOOOO... MIO FRATELLO” ho ammazzato anche l’altro bastardo”
Il maresciallo sempre più incredulo, invitando la donna a sedere, chiese se non fosse stato tutto più semplice e sicuro se gli avesse dato quello che chiedevano e soprattutto quale forza aveva tirato fuori per entrare in azione piuttosto che subire il furto.
“La forza della disperazione, volevano il mio stipendio Bastardi , volevano il mio maledetto stipendio maledetti bastardi” urlava Mariangela e dopo lo sfogo liberatorio sopraggiunsero le vere lacrime di Mariangela mentre cercava disperatamente un fazzoletto di carta nella borsa che come in tutte le borse delle donne c’è di tutto e non si trova mai niente
Attimo di pausa ed il Maresciallo aggiunse “ Va bene signorina ma lei ha ucciso due uomini….”
“E Allora?” rispose Mariangela con un tono spavaldo che adesso controllava “Erano due balordi e volevano rubarmi il MIO stipendio CAPISCE ADESSO?”
No, non capiva il Maresciallo, troppe persone ancora non capiscono quanto vale oggi uno stipendio.
Romano porse un fazzolettino a Mariangela , non intravedeva più nei suoi occhi l’ansia accesa di quando aveva conosciuto poche ore prima quella ragazza, anzi aveva sentito appena un lieve sospiro di sollievo, finalmente aveva ricominciato a respirare ed era bella, aveva uno sguardo sicuro, soddisfatto, ma stanco, incredibilmente stanco.

venerdì 8 ottobre 2010

Sabato 9 e domenica 10

SABATO 9 OTTOBRE
ORE 17.30 UNA STORIA TUTTA IN GIALLO
Misteri per Piccoli Lettori
Laboratorio di disegno a cura di Alice Guazzo (dagli 8 anni)

ORE 18.00
Aperitivo con l’Autore
LUCA GLEBB MIROGLIO
Manhattan a tavola: delicatessen, bistrot, trattorie, take away e nevrosi. Le ricette dai film di Woody Allen (Il Leone Verde)
PIERPAOLO PRACCA
L’amore, la morte e il basilico. La cucina marsigliese di Jean Claude Izzo (Il Leone Verde)
con Marco Casa, giornalista

DOMENICA 10 OTTOBRE
Alle ore 11 atterraggio nel parco di Villa Greppi dell'elicottero del Roan,
che rimarrà fino al tardo pomeriggio a disposizione del pubblico,
assieme ai militari del Nucleo che ne illustreranno caratteristiche e impieghi.
Per l’intera giornata:
GUARDIA DI FINANZA COMPAGNIA DI LECCO e
ROAN REPARTO AERONAVALE COMO, SEZIONE AEREA DI VENEGONO SUPERIORE

ORE 11.00
Colazione con lo scrittore MICHAEL GREGORIO
Luminosa tenebra (Einaudi)
LUCA MASALI
La vergine delle ossa. Cesare Lombroso indaga (Castelvecchi)
con Enrico Marro, giornalista
Succhi di frutta e crostate dell'agriturismo I Giardinèè di Missaglia.

ORE 12.30 - 14.00
Stage di Cucina con gli chef di SLOW COOKING (Frequenza libera, iscrizione obbligatoria)

Durante l'intervallo di mezzogiorno, e per tutto il pomeriggio, è presente un servizio bar

ORE 14.00
Crime Story Slam. Storie noir in cinque minuti.
Selezione dei tre racconti vincitori con votazione del pubblico e premiazione.
Arbitro di gara Eugenio Canton
Gara in diretta di lettura dei 15 racconti finalisti, con votazione del pubblico e proclamazione finale dei vincitori, in un testa a testa serratissimo

ORE 15.30
FELICE CIMATTI
Senza colpa (Marcos y Marcos)
GIANCARLO NARCISO
Solo fango (Edizioni Ambiente)
VALERIO VARESI
Il commissario Soneri e la mano di Dio (Frassinelli)
con Patrick Fogli, scrittore

a intermittenza Performance interazioni testuali di ALESSANDRA MR D’AGOSTINO con interventi di lettura di STEFANO DE VECCHI

ORE 16.30
SALVO BARONE
Le regole del formicaio (Todaro)
CLAUDIO PAGLIERI
La cacciatrice di teste (Piemme)
con Katia Trinca Colonel, giornalista

ORE 17.30
Aperitivo con l’Autore PIERO COLAPRICO
Mala storie. Il giallo e il nero nella vita metropolitana (Il Saggiatore)
Sei fuori posto (Einaudi)
Cattivi soggetti (Rizzoli)
con Paola Pioppi, giornalista

MISTERI PER PICCOLI LETTORI
ORE 15.00 Crack the Code a cura di CLAIRE MARKBY (dai 6 anni)

ORE 16.30 Gnam! merenda bio

ORE 17.00 Faccia a Faccia con lo Scrittore
PAOLO COLOMBO e ANNA SIMIONI (dai 9 anni)

ORE 17.30 Arriva l’Uomo Nero
Laboratorio di illustrazioni con FILIPPO BRUNELLO (dai 6 anni)

Nel corso del pomeriggio letture di fiabe, costruzione di piccoli libri, giochi con carta e improvvisazioni (età prescolare)
a cura di Silvia Bonanomi, Simona Mingoia e Selena Crippa

lunedì 4 ottobre 2010

Martedì, mercoledì e giovedì

MARTEDÌ 5 OTTOBRE
ORE 21.00
ALAN D. ALTIERI, GIANFRANCO ORSI, GIUSEPPE PEDERIALI, ALESSANDRO PERISSINOTTO
con Dario Campione, giornalista

Seven, 21 storie di peccato e paura, a cura di GIANFRANCO ORSI (Piemme)
Seven sono i sette peccati capitali. Le 21 storie sono altrettanti modi di interpretarli, di osservarli e di leggerli. Tre autori per ogni peccato, selezionati da Gian Franco Orsi. Una sfida per gli autori ad affrontare uno dei sette vizi capitali: i lettori vengono coinvolti dalle storie di delitti, rapine, follia, ma anche dalla curiosità di scoprire il “lato oscuro” di ogni autore.

GIUSEPPE PEDERIALI, Camilla e il rubacuori (Garzanti)
Camilla Cagliostri ha due problemi. A Modena è arrivato il nuovo questore, la bolognese Caterina Bergonzini, che vuole rimetterla in riga: perch&eacuto; Camilla è una poliziotta molto brava (fin troppo) ma conduce le indagini alla sua maniera, con molta spregiudicatezza, per non parlare della sua vita privata. Secondo problema, c’è una nuova difficile inchiesta: due belle ragazze ferocemente mutilate e uccise.

MERCOLEDÌ 6 OTTOBRE
ORE 21.00
PIERO CALÒ, ANTONIO PAOLACCI, PIERLUIGI PORAZZI
con Massimo Rainer, scrittore

PIERO CALÒ, L’occhio di porco (Instar Libri)
Paisiello è una piccola cittadina del Sud circondata dal mare, dalla boscaglia, dalla linea ferroviaria e dominata dalla Tessera, un enorme magazzino dove si provvede alla distribuzione di tutti i generi di consumo. A Paisiello si respira una mortifera aria di provincia: si parla, si sparla e ci si annoia. Le morti improvvise di Tania, la bellezza locale, e di Franco Bolla portano però alla luce un progetto di cui nessuno si era mai accorto.

ANTONIO PAOLACCI, Salto d’ottava (Perdisa)
Un uomo e un ragazzo. Ventiquattro ore per entrambi. Un cadavere di adolescente in una fabbrica abbandonata. L’uomo è un produttore cinematografico preda di una strana forma di smarrimento. è un uomo che ha atteso, che attenderà fino all’ultimo istante. Il ragazzo è un sedicenne affascinato dalla cultura dello skateboard. Quando s’imbatterà nel cadavere di un suo coetaneo, sarà l’inizio delle domande. Omicidio? Incidente? E scoprirlo, importa davvero? Sullo sfondo, una sessualità vissuta di nascosto: incontri anonimi, trasgressioni e prostituzione s’incrociano a un’eloquente poetica delle persone qualunque.

PIERLUIGI PORAZZI, L’ombra del falco (Marsilio)
Alla semplice vista dell’ombra del falco, i piccoli animali che ne sono prede si immobilizzano o scappano terrorizzati. Anche se sono appena nati, già sanno che è un predatore, è un’informazione scritta nel loro dna. L’ombra di un predatore umano sconvolge una tranquilla cittadina del Nordest. In una discarica viene ritrovato il cadavere di una ragazza. Pochi giorni dopo, alla questura arriva una busta, che contiene una lettera e un dvd, con cui l’assassino sfida la polizia


GIOVEDÌ 7 OTTOBRE
ORE 21.00
ANDREA FAZIOLI, GIUSEPPE GUIN, GIANNI SIMONI
con Marco Proserpio, giornalista

ANDREA FAZIOLI, La sparizione (Guanda)
Natalia, diciassette anni, e sua madre si sono rifugiate tra le montagne del Canton Ticino per superare il dolore della morte improvvisa del padre della ragazza, un medico di Lugano. Ma un delitto turba la loro pace già difficile e Natalia, di colpo, smette di parlare. I suoi ricordi sono confusi, forse ha visto qualcosa ma non riesce a esprimersi: lo shock le ha chiuso la bocca. Suo padre ha lasciato in giro delle carte che nascondono un mistero inquietante, e nel paese cresce la tensione. Natalia ha paura e non sa più di chi fidarsi; ma poi accade uno strano incontro. Il caso vuole che a Corvasco abiti anche Elia Contini. Il fatto che Contini abbia smesso di fare il poliziotto e si arrabatti in un giornale di provincia non toglie nulla alla sua curiosità e alla sua vocazione a tuffarsi nei guai.

GIUSEPPE GUIN, Io ti aspetto qui (Book)
Ritorna Elisa Vanelli, la protagonista inquieta di “L’amore imperdonabile”. è una donna in fuga con i suoi enigmi. Il mistero sul lago di Como si infittisce e un uomo promette: “Io ti aspetto qui”. “Ho visto Elisa Vanelli!”.La Gloria, la più pettegola delle beghine, aveva il volto stravolto e ripeteva: “Ho visto l’Elisa entrare al convento dei frati benedettini”. Era il 12 dicembre 1958. Quella mattina le parole della Gloria tornarono a inquietare il paese.

GIANNI SIMONI, Commissario domani ucciderò Labruna (Tea)
Il commissario Miceli, prossimo alla pensione, non aveva più voglia di seccature. Così, quando quell’anonimo “Commissario domani ucciderò Labruna” arrivò sulla sua scrivania, la tentazione di prenderlo come uno scherzo fu forte. Ma si sbagliava. E adesso c’è lì quel cadavere a gridarglielo in faccia. Non è che l’inizio di una serie apparentemente inarrestabile di delitti. Il serial killer dei colori scuote la città di Brescia. Miceli, affiancato dall’amico Petri, ex giudice in pensione, e da un’eccellente squadra d’investigatori, è chiamato a risolvere il caso. Ma il loro peggior nemico è il tempo.

sabato 2 ottobre 2010

Sabato e domenica

SABATO 2 OTTOBRE
Misteri per Piccoli Lettori
ORE 17.30 UNA STORIA TUTTA IN GIALLO
Laboratorio di disegno a cura di Alice Guazzo (dagli 8 anni)

ORE 18.00 Aperitivo con l’Autore
VEIT HEINICHEN La calma del più forte (Edizioni e/o)
Vincitore Premio Azzeccagarbugli 2010 Opera straniera.
Una mattina di dicembre, durante una gita in bicicletta sul Carso, l’ispettrice di polizia Pina Cardareto viene aggredita da un cane da combattimento, che scompare improvvisamente nel nulla. Qualche giorno dopo, il commissario Proteo Laurenti, di ritorno a Trieste da una conferenza, si ritrova involontariamente sulla scena di un delitto: Marzio Manfredi, un imbalsamatore di animali triestino che vive accampato come un barbone in un rifugio di fortuna sul Carso, viene ritrovato morto, strangolato da un cappio di metallo.
DOMINGO VILLAR, unica data italiana - La spiaggia degli affogati (Kowalski)
Galizia, ottobre. Una volta che i turisti hanno lasciato le spiagge, sulla costa del Nord della Spagna non restano che il clima uggioso e la vita dura dei pescatori che si svegliano all’alba per andare in mare e poi, nel pomeriggio, ammazzano il tempo e la nebbia bevendo vino nella taverne. Quando però l’ultimo acquazzone lascia sulla spiaggia il cadavere del marinaio Justo Castelo, la malinconica e taciturna comunità di Panxòn deve rinunciare ai suoi silenzi: quello che a prima vista sembrava un suicidio, si rivela infatti un delitto ben mascherato.
con Luca Crovi

DOMENICA 3 OTTOBRE
ORE 11.00 Colazione con lo scrittore
FINALISTI PREMIO AZZECCAGARBUGLI AL ROMANZO POLIZIESCO
con Gianfranco Colombo, giornalista
La classifica:
Marco Vichi, vincitore 2010 (639 voti)
Alfredo Colitto (553 voti)
Grazia Verasani (premio non assegnato per assenza dell’autore)
Elisabetta Bucciarelli e Massimo Carlotto (pari merito 359 voti)

ORE 12.30 / 14.00
Stage di FoodStyling con ROBERTA DEIANA, scrittrice e food stylist (iscrizione obbligatoria: posti esauriti per le degustazioni, è possibile seguire liberamente le lezioni)

ORE 14.30 - 15.30
Ricostruzione della scena di un delitto con CARABINIERI COMPAGNIA DI MERATE, Reparto Operativo Radiomobile
Nello spazio antistante le scuderie, sarà ricostruita la scena di un delitto: un omicidio e le diversa tracce lasciate da chi è passato sulla scena del crimine, individuate e repertate dai carabinieri che mostreranno procedure e tecniche di individuazione degli elementi utili a un’indagine. Per tutta al giornata rimarrà allestito uno stand dimostrativo con apparecchiature scientifiche.

ORE 15.30
CHRISTIAN MØRK, Darling Jim (Marsilio)
Tre sorelle, tre racconti, e un segreto, nero come la notte: una storia di amore e seduzione.
Niall, un giovane postino dei sobborghi di Dublino, trova per caso il diario di una donna assassinata, che rivela i segreti della più tragica storia d’amore di cui lui abbia mai sentito raccontare.
KEVIN POWER, Giornataccia a Blackrock (Marco Tropea)
A Blackrock, quartiere della Dublino ricca, in una notte d’agosto all’uscita di una discoteca, un giovane uomo è preso a calci brutalmente fino alla morte, al termine di una serata come le altre. E’ uno studente universitario, il cui omicidio ad opera di tre suoi compagni, è lo spunto per raccontare un Paese e la sua classe dirigente: la nuova borghesia irlandese, figlia del boom economico, legata ai valori tradizionali dell’isola, alle partite di rugby, alle scuole private cattoliche e, ugualmente, assorbita dai nuovi status symbol provenienti dagli Stati Uniti.
con Nello Scavo, giornalista

ORE 16.30
ELISABETTA BUCCIARELLI Ti voglio credere (Kowalski Colorado Noir)
L’ispettore Maria Dolores Vergani è agli arresti domiciliari a Milano, indagata per omicidio volontario dopo aver accoltellato una donna nei boschi della Valle d’Aosta. Rinchiusa in casa, assediata da immacolati mazzi di fiori, è alla ricerca di una verità i cui confini sono incerti? In Questura a Milano arriva la notizia del suicidio di una giovane dal ponte di viale Forlanini. Mentre il caso appare sin dall’inizio un vero e proprio rompicapo, nel quartiere di San Siro vengono ritrovate tre croci maestose piantate nel terreno, un enigmatico Golgota scoperto nel giardino della villetta di una famiglia perbene.

TERESA SOLANA, Scorciatoia per il paradiso (Sellerio)
Eduardo e Borja, i due gemelli opposti in tutto, investigatori dilettanti, sono alle prese con un omicidio nell’ambiente intellettuale: una scrittrice di storie erotiche femminili muore colpita con la statua trofeo del premio che ha appena ritirato. Nell’inchiesta poliziesca, scorre una galleria di ritratti beffardi, ciascuno con la sua vicenda. L’ambiente preso di mira è quello degli scrittori, col seguito di critici e giornalisti letterari e dove Marina Dolç scrittrice di storie disprezzate dalla critica e adorate dai lettori, muore nello stesso modo della protagonista del romanzo con cui lei ha vinto il premio.
con Olga Piscitelli, giornalista

ORE 17.30
Aperitivo con l’Autore LEONARDO PADURA FUENTES, L’uomo che amava i cani (Marco Tropea)
Nel 2004, alla morte della moglie, il giovane Ivan, aspirante scrittore e responsabile di una piccola clinica veterinaria a L’Avana, ripensa a un episodio della sua vita, avvenuto nel 1977, quando conobbe un misterioso uomo che passeggiava sulla spiaggia in compagnia di due magnifici levrieri russi. Un incontro dopo l’altro, “l’uomo che amava i cani” comincia a renderlo depositario di alcune confidenze che, sempre più, si concentrano sull’assassino di Leon Trotsky, Ramòn Mercader, di cui l’uomo conosce dettagli molto personali. Grazie a queste conversazioni, Ivan inizia a ricostruire le vite di Trotsky, e di Mercader scoprendo come divennero la vittima e l’artefice di uno degli omicidi più importanti del Ventesimo secolo.
con Maurizio Bono, giornalista

Misteri per Piccoli Lettori
ORE 15.30 Faccia a Faccia con lo Scrittore
PIERDOMENICO BACCALARIO e ALESSANDRO GATTI (dai 9 anni)

ORE 16.30 Gnam! merenda bio

ORE 17.00 Giallo Miele a cura di ANNA MIELE (dai 6 anni)

Nel corso del pomeriggio letture di fiabe, costruzione di piccoli libri, giochi con carta e improvvisazioni (età prescolare)
a cura di Silvia Bonanomi, Simona Mingoia e Selena Crippa

Immagini di Passione